UP PATRIOTS! RISVEGLIAMOCI! – PARTE PRIMA

 

Risvegliamo le nostre coscienze, usciamo dal torpore, recuperiamo la nostra dignità professionale ed etica da quel sistema cinico, speculativo e manipolatorio che sta portando alla deriva i pazienti ed i distretti sanitari ridotti al ruolo di impiegati. La nostra libertà di esercitare il lavoro in scienza e coscienza è seriamente compromessa da una serie di regole e diktat assurdi, che imprigionano “l’Arte Terapeutica”. Praticamente vogliono ridurre il medico, e ancor di più lo psichiatra, di ragionare come un robot in cui la storia anamnestica del paziente, la semeiotica clinica, la psicopatologia e la terapia verrà asservita ai relativi programmi “computerizzati e pilotati”. Pilotati da chi? Dalla follia (e la storia insegna) di personaggi “occulti” di potere politico / economico che non si espongono di persona e magari neanche ne conosciamo le loro identità se non quella dei loro “Presidenti” portavoce. Ecco, questi personaggi, veri e propri psicopatici dal colletto bianco, che usano e disprezzano l’essere umano, godrebbero nel poter distruggere il proprio simile magari “giocando” a pigiare un bottone collegato ai microchip che ci “consiglieranno” di applicare (per motivi “scientifici” così come già si fa con gli animali) in qualche parte del corpo ai nostri figli o nipoti. E noi invece stiamo a guardare inerti. Ma ritornando nella nostra piccola e provinciale realtà, ci si chiede perché non si usa lo stesso metro di misura o si definiscono anche i tempi di risoluzione di un processo per i magistrati? Perché non chiariscono i politici anche i tempi di elaborazione di un provvedimento legislativo? Questo è quel sistema che stritola e strumentalizza a suo utile chi si fa soggiogare. E’ auspicabile una presa di coscienza di ognuno di noi, che si crei il dissenso vero, come nella Rivoluzione Francese o nel ’68.
Si ridiscenda democraticamente in piazza (magari per un sentimento veramente liberale come B. Russel insegnava e non ai servigi di partiti e politicanti che cavalcano La tigre del momento), si protesti nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro, perché questo sistema sta divorando la dignità dell’essere umano. E il fenomeno della immigrazione e lo sfruttamento degli immigrati?
E se da qualche pulpito, poco brillante, dovesse venire come risposta che il provvedimento serve a ridurre i tempi di attesa, sappia costui che i tempi di attesa si riducono aumentando il personale e mettendo nella condizione di lavorare in piena dignità e rispetto della professionalità medica. E i giovani medici una volta finiti gli studi dove vanno (e questo vale per tutti gli altri ambiti professionali) se la sanità è allo sbando, la colpa non è dei medici, ma della politica. Lo sappiano tutti coloro che ogni tanto accusano di “mala sanità”. Il medico sta applicando una medicina difensiva e non più operativa per il bene dei cittadini. Lo sappiano i politici, lo sappiano i magistrati.

 

   Prof. Gennaro Iorio                                   Dr.Riccardo Pulzoni                                          Dr. Enrico Kremer
         Psichiatra                                                     Psichiatra                                                     Medico Dentista