Un mio maestro (Albert Ellis) aveva negli anni ’50 già documentato nei libri, nelle conferenze ed insegnamenti tale disfunzione umana nel non saper utilizzare l’aspetto più evoluto dell’uomo: l’utilizzo della Ragione, della logica, del pensiero.
Gli argomenti da trattare sarebbero molti ma mi limiterò a segnalarne tre di attualità.
A) L’uccisione in Trentino dell’Orsa Ks2 (12-8-17)
Alfonso Maria Di Nola ricorda che uno studioso dal nome Lobeck, commentando nel 1829 alcuni testi classici, nei quali si fa riferimento ad un comportamento abnorme osservava: “è chiaro che gli Antichi, quando compivano una cosa lecita e tuttavia più dettata dalla necessità che per loro piacevole, ricorrevano a vari sotterfugi, sia per gioco e per far passare il tempo, sia come se scusassero ciò che facevano”.
Si reinterpretano, nelle posteriori osservazioni delle discipline etnologiche ed antropologiche, il concetto di FINZIONE RITUALE, ossia quei modi di agire che, in dati contesti culturali, determinano azioni rituali che invalidano un atto precedentemente compiuto da cui scaturisce un senso di colpa angosciante. Nel caso del cacciatore, l’angoscia che emerge nei confronti della natura non è causata dall’uccisione di un animale in sé, ma da una sorta di autocolpevolizzazione relativa alla rottura dell’equilibrio uomo-natura, determinato dall’azione e dalla possibile ricaduta della colpa sui parenti e la comunità. La finzione, in questo caso, ha lo scopo di ricreare magicamente la realtà violata. Così, presso le popolazioni AINU, stanziate nelle regioni asiatiche artiche, l’uccisione dell’orso, allevato in famiglia, è protetta nei suoi rischi dalla finzione che l’orso “viene rimandato presso gli dei” dove vivrà bene, poiché è il mondo al quale appartiene. Fin qui ci siamo soffermati ad una sorta di socialità e di rispetto delle culture passate verso l’uccisione dell’animale.
“Il massimo pericolo della nostra vita sta nel fatto che il cibo umano consiste interamente di anime. Tutte le creature che siamo costretti a uccidere e a mangiare, tutte quelle che uccidiamo per trarne pelli per i nostri abiti, hanno anime come le nostre”.
Sciamano Iglulik (K. RASMUSSEN)
Veniamo ora all’attuale “splendore” della logica umana.
LUGLIO 2017: ORSA ferisce un uomo: si ordina la cattura. E’ caccia all’orso in Trentino.
L’orso è un animale che vive in natura senza alcun senso di cattiveria. Agisce di istinto: e di fronte a ciò che percepisce come pericolo, ecco, scatta il suo istinto di difesa. Aggredisce quindi solo come naturale istinto di difesa. L’uomo invece può aggredire per capacità di intendere o per parziale o totale incapacità di intendere e/o volere (vizio parziale o totale di mente del codice penale).
Qui invece si applicano ad un animale i concetti etici e legislativi validi per l’uomo. Da qui la folle equazione: se l’uomo che ferisce o uccide viene punito, anche l’animale deve essere punito. Uno psichiatra tedesco Von Domarus definiva tale modo di pensare come PENSIERO PALEOLOGICO evidente nei processi del pensiero schizofrenico: “Mentre la persona normale accetta l’identità solo sulla base dei soggetti identici, il pensiero paleologico accetta l’identità basata su identici predicati”.
Facciamo un esempio riferito da una paziente affetta da schizofrenia: “La Vergine Maria era Vergine, io sono vergine, quindi io sono la Vergine Maria”.
Quindi secondo il principio di Von Domarus il quale, contrariamente ai soggetti normali che accettano l’identità solo in base all’identità dei soggetti, i paleologici accettano l’identità basandosi sulla identità dei predicati. In base all’identità dei predicati (Verginità) la paziente conclude per l’identità dei soggetti (La Vergine Maria e se stessa).
Un conto sono i pazienti e anche con rispetto l’istinto naturale degli animali e invece un altro conto sono le logiche dei politici e degli amministratori della sicurezza che appaiono scarsamente “illuminati”.
Il 12/08/17 L’orsa ks2 è stata brutalmente abbattuta senza un minimo di sentimento di colpa o meglio di vergogna, come faranno a sopravvivere i suoi piccoli senza di lei?
Ma l’uccisione dell’orsa era l’unica soluzione possibile? E cosa non si è fatto precedentemente? Dedico a lei e ai suoi simili un piccolo ricordo (Save a prayer till morning after)
B) That’s a Shame
Troppo spesso vengono accusati i medici per es. dei Pronto Soccorso o dei servizi psichiatrici (senza avere una protezione delle forze dell’ordine pur essendo presidi oggetto di violenza per disparati motivi) ai quali invece andrebbe il giusto riconoscimento di curare i pazienti, pur depositandoli in barella, piuttosto che mandarli via. La responsabilità, come in tanti altri casi è di una politica incapace, indifferente ed egoista, mirante solo a salvaguardare i propri interessi. In un paese civile, i tagli alla Sanità e all’Istruzione Pubblica, più che in ogni settore sono espressione di una sensibilità ed una cultura inadatta a governare un paese. I cittadini devono sapere che molti medici oggi (alcuni è vero sono i furbetti che non lavorano e creano solo problemi e si sentono forti o arroganti perché protetti dal politicante del momento) sono costretti a lavorare in condizioni pietose ed indecorose, soffocati ad una logica politica, che ha fatto degli ospedali delle Aziende dove la quantità prevale sulla qualità e dove tutto è espresso in termini di bilancio, tagli economici e di guadagni a favore di chi? IT’S A SHAME, è una vergogna!
C) Immigrazione e sfruttamento
Il fenomeno “immigrazione” è uno delle più emblematiche espressioni del fallimento e dell’inettitudine della politica italiana e non solo.
L’ipocrisia, il camuffamento di interessi di natura ben precisa, la difesa di false ideologie, la mancanza di intelligenza programmatica, l’assenza di una capacità di analisi di fenomeni politici internazionali, la codardia e la sudditanza al volere di politiche straniere forti, copre di ridicolo i nostri politici. Questi, nascondendosi dietro le frasi fatte, retoriche, demagogiche che ormai non incantano più nemmeno i serpenti a “sonagli”; definendo “fascisti”, “razzisti”, “antiumanitari” chi dissente dell’accoglienza indiscriminata, pensano di mettere a tacere chi usa il cervello, per denunciare in maniera decisa l’immigrazione incontrollata a spese del cittadino che lavora, favorendo il potere delle mafie. Mafie che controllano e sfruttano i nostri ospiti non degnamente collocati nel nostro Paese, incapace di garantire ai propri cittadini e alle giovani generazioni un dignitoso impiego secondo la recita dell’ART. 1 della Costituzione Italiana.
DOCUMENTATO
Sfruttamento degli immigrati? Ma dove guardano gli italiani? Lo sanno che i “cinesi” insediati in Italia col permesso non so di chi (dove stanno a prendere il sole i nostri politici?) tengono a lavorare in Italia i nostri lavoratori per 12 ore di lavoro al giorno (con solo il mercoledì “imposto” di riposo) a nero e con 100 euro a settimana?
Dove sono per costoro i nostri ispettori del lavoro, tanto esigenti e severi nei riguardi delle nostre imprese? Ma ci rendiamo conto che ormai viviamo nella patria di nessuno, dove l’Italia è stata svenduta?
“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello…” (DANTE ALIGHIERI)
Prof. Gennaro Iorio Dr. Riccardo Pulzoni