“NESSUN RIFLETTA!”

Il conformismo culturale

L’introduzione dei “protocolli terapeutici” in ambito assistenziale è la più miope e demenziale novità, suggerite e poi introdotte da menti quantomeno mediocri che non sanno comprendere o concepire la terapia come esperienza, capacità, saggezza ed in un certo senso anche arte. E’ probabile che si desideri robotizzare e schiavizzare la professione medica per meglio soggiogarla e dominarla.
Ci si chiede: sono le industrie farmaceutiche a volerlo? Ma chi è che gestisce il potere economico di queste? Sono persone come biologi/medici che cercano con la ricerca scientifica di permettere il benessere delle persone? Oppure sono quei personaggi tesi solo a manipolare la realtà (magari anche con l’aiuto di qualche scienziato non altamente etico) per ottenere soprattutto un personale guadagno? Spesso vengono commercializzate delle molecole “miracolose” per poi scomparire dal mercato: eppure questi medicamenti avrebbero seguito e superato rigorosi controlli nelle fasi sperimentali e cliniche per ottenere il brevetto e la commercializzazione.
Proprio in questi giorni, una famosissima multinazionale farmaceutica, ha dichiarato di interrompere la ricerca scientifica di sviluppare nuove molecole efficaci sulla malattia di Alzheimer (dopo che da anni è in commercio un loro prodotto costoso prescritto dai centri neurologici e geriatrici: un Prof. Ordinario di Neurologia dell’Università ha confermato le mie perplessità. Infatti “non abbiamo mai visto miracoli ne effetti collaterali”. Nonostante i costi esosi per lo stato) e sul morbo di Parkinson.
Altre volte invece, vengono immessi sul mercato farmaci che interferiscono pesantemente con le altre molecole o con l’organismo dell’individuo: costi e benefici non appaiono bilanciati a favore del paziente.
E così a volte stai peggio di come stavi male prima. Questo non significa però sposare una mentalità acritica e riduzionistica riguardo l’importanza e utilità delle medicine….date però con criterio. Nella vita occorre tanta saggezza, come già i nostri antenati insegnavano: “nel mezzo c’è la virtù”.
Non c’è ambito sociale che oggi non viene tenuto sotto “controllo” da una qualche regia di ordine superiore affinchè tutto venga gestito secondo particolari e personali interessi.
Oggi 05/01/2018 ALLARME! “Vulnerabilità della sicurezza nell’unità di elaborazione centrale COMPUTER”
(Dato fornito da una notissima industria costruttrice di computer, IPAD, cellulari etc..)
Ci si trova imprigionati e violentati nella privacy dagli hacker od oscuri psicopatici. Nell’ambito universitario e lavorativo, invece, ad es., non c’è nessun avanzamento di carriera per merito, forse si ha l’interesse a frenare la bravura dei professionisti.
OSHO SCRIVEVA: “Gesù non fu ucciso dagli ebrei, fu ucciso dalla mente mediocre. Sul caso di Gesù la mente mediocre ebrea fu protagonista. La stessa cosa accadde a Buddha: era la quintessenza dell’induismo ma ne fu estromesso dagli Hindu”. La mente mediocre non accetta mai il genio o la persona che sappia ragionare, la persona mediocre è felice con altre persone mediocri. Più il leader è stupido, più la gente è felice – poiché è più simile a loro”.
L’esperienza personale, la bravura intrinseca e l’intuito insieme alla conoscenza clinica per poter effettuare delle scelte ponderate ed efficaci sul singolo caso (e non con questi protocolli uguali per tutti!), non possono essere privati della libertà di operare ed esprimersi. Questi protocolli terapeutici in generale e anche quelli che oggi vengono imposti alla Psichiatria, servono solo a coprire i burocrati (i mediocri) che hanno creato lo stesso sistema. Così, conformando tutti, si appianano e si disperdono quelle menti più illuminate. Si impedisce così di controbattere gli interessi di quelle case farmaceutiche che oggi vogliono sancire loro quali sono le linee diagnostiche e le condotte terapeutiche da eseguire e non secondo scienza e coscienza del medico. Ci vuole cultura, forza, coraggio e capacità nel difendersi dagli impostori e da una società che si sta ammalando nei suoi valori, nella cultura, nella civiltà e nel rispetto, dove tutto è controllato e sottoposto a “supervisione” (nella giustizia, nella medicina, nella tecnologia, nel rispetto della natura etc.) per limitare il libero pensiero e il grido di sdegno che mortifica l’uomo non dando più senso al suo essere.

R.P.