LA FORZA DELLA SAGGEZZA

 

Ragione e sentimento sono inscindibili per l’essere umano. Tutto ciò che evade le leggi della logica è irrazionale, sbagliato o dannoso per il bene del singolo e del comune: guardate ad es. come si comportano incoerentemente alcuni politici.
Succede però che a volte, nella pratica medica, bisogna adattarsi a dei compromessi. Partiamo allora dal concetto dell’interazione fra “ragione ed emozione” senza affermare il primato dell’una sull’altro o viceversa. Nella realtà psicoterapeutica accadono delle varianti importanti.
Mi riferisco per esempio ad un mio caro amico e docente universitario, Prof. Gennaro Iorio di grande esperienza e competenza, quando si è trovato a curare un’umile mamma stimolandola a prendere coscienza di una certa realtà familiare. Egli si sentì rispondere: “professò, ma che vuje da me… ma che vulite… na mamma perdona semp”.
Quando ci si trova di fronte a questa realtà, uno psicoterapeuta umile e saggio deve fermarsi e non accanirsi, deve rivedere il proprio modello terapeutico e pensiero, accettando il messaggio che quella mamma trasmette. E’ un grido di amore e di dolore che in quel caso riconosce solo “il primato del cuore”. Uno psichiatra (ma ciò varrebbe per tutte le figure professionali) deve essere capace di assimilare anche questo tipo di lezione, contro qualsiasi protocollo insegnato nelle scuole o accademie, a volte così impersonali e rigide. Occorre tecnica (nel senso greco del termine che significa “arte”) ma anche tanto cuore e buon senso. Quest’ultime però non s’imparano da nessuna parte, e questo fa la differenza.

Dr. Riccardo Pulzoni